Zero maggio a Palermo

Sono i primi anni settanta, Ale e Dario sono due adolescenti alla scoperta del mondo, con qualche ideale di rivoluzione. E questo ideale ha per loro un solo nome: comunismo. Ci credono con l’entusiasmo di chi ha ancora tutta la vita per vedere realizzati i propri sogni, ci credono senza considerare neppure alla lontana l’eventualità di una delusione o addirittura la stessa fine del PCI. Si rimboccano le maniche, filtrando il quotidiano attraverso memorie e proiezioni, critiche e fantasie, in una città animata da se stessa, dai suoi personaggi e dai suoi fantasmi, come quelli dei Beati Paoli. Un racconto nato dalla volontà di dare finalmente un romanzo a Palermo, la città “Felicissima”.
Dopo la sua prima pubblicazione, nel 1990, torna con una nuova nota dell’autore e una postfazione di Giorgio Vasta, il romanzo di culto che ha rivelato il talento visionario di Fulvio Abbate.




Fulvio Abbate

Fulvio Abbate è nato a Palermo nel 1956, e vive a Roma. Ha pubblicato i romanzi Zero maggio a Palermo (1990-2004-2017), Oggi è un secolo (1992), Dopo l’estate (1995), La peste bis (1997), Teledurruti (2002), Quando è la rivoluzione (2008), Intanto anche dicembre è passato (2013), La peste nuova (2020). E ancora, tra l’altro, Il ministro anarchico (2004), Sul conformismo di sinistra (2005), Roma vista controvento (2015), LOve. Discorso generale sull’amore (2018), Quando c’era Pasolini (2022), Gauche caviar, con Bobo Craxi, (2022). Nel 2022, in Francia, è stato nominato Officier de l'Ordre des Arts et des lettres. Teledurruti è il suo canale su YouTube. Su Twitter: @fulvioabbate