Quello che chiamiamo amore

Ettore, il protagonista e voce narrante, è un uomo che racconta la sua vita attraverso la lente dell’amore per Elisa: prima sua vicina di casa, poi graziosa fidanzatina adolescente e infine moglie e madre dei suoi figli. Ma anche una donna molto diversa da lui, che proviene da un contesto degradato e non sempre riesce a capire l’amore totalizzante e a tratti morboso del marito. Ettore finisce per programmare ogni minimo dettaglio della vita di Elisa: dall’abito da indossare la sera dell’anniversario fino alla decisione di tenerla al riparo dalle fatiche del lavoro, votandola a una vita da casalinga che Elisa non ha nemmeno il tempo di chiedersi se è veramente ciò che desidera per sé. Un giorno, come un fulmine a ciel sereno, la donna decide di prendersi una pausa da lui, tornando a vivere dalla madre. Rimprovera Ettore di non averla mai né ascoltata né tanto meno capita e dopo qualche insistenza promette di spiegare cosa è stato per lei il loro matrimonio: un’esperienza soffocante che non può più proseguire su quegli stessi binari. Ettore sarà disposto a mettere in discussione gli schemi imposti dai ruoli tradizionali, i suoi comportamenti e le sue scelte, per ritrovare il rapporto con la moglie?
Loreta Minutilli entra nella mente di un uomo e racconta la storia di un matrimonio allo specchio, di un marito e una moglie di fronte eppure distanti, di una coppia che si domanda se non sia troppo tardi per reimparare ad amarsi.




Loreta Minutilli

Loreta Minutilli è nata nel 1995 in provincia di Bari. Il suo racconto L’universo accanto si è classificato tra i cinque finalisti del premio Campiello Giovani 2015. Il romanzo Elena di Sparta (Baldini+Castoldi, 2019) è stato finalista alla XXXI edizione del premio Calvino. Vive a Bologna dove studia Astrofisica.