La veglia

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Veronica Hegarty viene da una famiglia cattolica tradizionale come ce ne sono tante in Irlanda. Anche ora che ha una sua famiglia, con un marito e due giovani figlie, il legame con la madre
settantenne e con i suoi otto fratelli e sorelle rimasti è sempre molto forte anche se contrastato. In particolare con Liam, il fratello a cui è sempre stata più legata, nonostante fosse il più scapestrato. Quando Liam viene trovato morto nei pressi di Brighton, Veronica sa che a ucciderlo non è stato l’alcool. O almeno non solo. Le radici dei problemi del fratello affondavano in qualcosa che era successo a casa dei nonni molti anni prima, e a cui lei aveva assistito. Mentre Veronica organizza il funerale del fratello, ed è costretta a dedicarsi a tutti quei doveri di circostanza che sono mprescindibili in quelle dolorose situazioni, non può fare a meno di intraprendere un viaggio nei ricordi, nei traumi, nelle paure, nelle ossessioni e nei segreti che popolano il suo passato e quello di Liam. Perché solo ricordando si può andare avanti e non è possibile fuggire da ciò che si è e da quel che si ama.

Con La veglia, vincitore del Booker Prize nel 2007, Anne Enright ha mostrato al mondo il suo talento e un’incredibile capacità di raccontare la quotidianità, l’intimità, il dolore, la redenzione di una famiglia.




Anne Enright

Anne-EnrightAnne Enright è nata a Dublino nel 1962 ed è produttrice e regista televisiva. Ha pubblicato due raccolte di racconti, un saggio e cinque romanzi, tra cui ricordiamo: Il piacere di Eliza Lynch, Il valzer dimenticato, Fare figli inciampando nella maternità, La strada verde e L’attrice (La nave di Teseo, 2020).