Il lato sbagliato del telescopio

Mina Simpson è una dottoressa di origine siriana che vive e lavora da molti anni negli Stati Uniti. Quando la sua amica Emma le chiede di raggiungerla con urgenza a Lesbo per collaborare con la sua ONG nell’emergenza rifugiati, decide di accettare. Una settimana lontana dai suoi impegni, da Chicago e dalla moglie, e l’occasione di fare qualcosa di buono per gli altri le paiono motivi sufficienti. Oltretutto da anni non è stata così vicina alla sua terra natale, ossia da quando ha deciso di non nascondere più la sua natura, e di andarsene per essere sé stessa, una donna nata in un corpo d’uomo. La sua famiglia l’ha rinnegata e con loro ha perso ogni contatto, tranne che con Mazen, l’adorato fratello con cui è cresciuta e il viaggio a Lesbo diventa un’occasione per ritrovarsi. Tra i profughi che Mina incontra sull’isola c’è anche Sumaiya, una madre di famiglia, forte e decisa, ma anche molto malata, che non vuole rivelare la sua condizione per proteggere i propri cari. Tra lei e la dottoressa nasce un legame particolare che porta Mina a dover fare i conti con la realtà della tragedia dei rifugiati, obbligati ad abbandonare la loro terra, proprio com’era successo a lei. Rabih Alameddine racconta una delle grandi questioni irrisolte del nostro tempo con uno sguardo acuto e ironico, dando vita a una serie di personaggi sfaccettati, tragici e divertenti, e a una protagonista, Mina Simpson, assolutamente indimenticabile.

Traduzione di Licia Vighi.

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Rabih Alameddine

Rabih Alameddine è nato in Giordania da genitori libanesi, ha vissuto in Kuwait e in Libano e ha poi completato i suoi studi in Inghilterra e negli Stati Uniti, laureandosi in Ingegneria presso l’Università di San Francisco. Pittore, oltre che scrittore, ha tenuto delle esposizioni negli Stati Uniti, in Europa e in Medio Oriente. Come scrittore collabora con numerosi quotidiani, dal “Los Angeles Times” al “Corriere della Sera”. Tra i suoi romanzi tradotti in Italia Hakawati. Il cantore di storie, La traduttrice, Io, la Divina, L’angelo della storia. Attualmente vive tra San Francisco e Beirut.

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