George Steiner. L’ospite scomodo

Questo libro nasce come testimonianza della profonda amicizia personale e intellettuale tra George Steiner e Nuccio Ordine. L’amore per i classici, la passione per l’insegnamento, la difesa del ruolo del maestro, la funzione essenziale della letteratura per rendere l’umanità più umana costituiscono i temi di un intenso dialogo nutrito da oltre quindici anni di incontri e viaggi in varie città europee. Ordine offre un ritratto originale di Steiner, dipingendolo nelle vesti di “ospite scomodo”. Steiner, infatti, ha abitato l’ebraismo, la letteratura e la vita come un ospite speciale, dicendo, senza nessun rispetto per convenzioni e tabù, ciò che molti non avrebbero voluto sentirsi dire: ha ricordato a Israele che un ebreo non può essere nazionalista e che la sua condizione gli impone di stare sempre con la valigia in mano; e ha invitato all’umiltà i suoi colleghi, mostrando la natura “parassitaria” della critica letteraria e la vitale priorità dei classici. Ma anche la sua concezione della vita trova proprio nella nozione di “ospite” il suo più autentico fondamento. Un’arte difficile da praticare, ma necessaria: essere ospiti non è un invito a rispettare passivamente le leggi di chi ti accoglie. Al contrario: è un’opportunità per aiutare a migliorare la propria vita e quella in comune.





Nuccio Ordine

nuccio-ordineNuccio Ordine (Diamante, 1958 − Cosenza, 2023) è stato professore ordinario di Letteratura italiana nell’Università della Calabria e Presidente del Centro Internazionale di Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani. Le sue opere sono tradotte in 24 lingue (33 paesi), tra cui cinese, giapponese e russo. Presso La nave di Teseo ha pubblicato Classici per la vita (2016), La cabala dell’asino. Asinità e conoscenza in Giordano Bruno (2017), Gli uomini non sono isole. I classici ci aiutano a vivere (2018) e George Steiner. L’ospite scomodo (2022). Fellow dell’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies e della Alexander von Humboldt Stiftung, è stato invitato in qualità di Visiting Professor in diversi istituti di ricerca e università negli Stati Uniti (Yale, NYU), in America Latina (Universidad de San Buenaventura di Bogotà e Università Iberoamericana di Città del Messico) e in Europ (EHESS, ENS, Paris-IV Sorbonne, CESR di Tours, IEA Paris, Warburg Institute, Max Planck di Berlino). È stato Membro d’Onore dell’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze (2010) e membro dell’Academie Royale de Belgique (2020) e del Consiglio scientifico della Treccani. In America Latina e in Europa ha ricevuto sei dottorati honoris causa. È stato insignito in Francia delle Palme Accademiche (Chevalier 2009 e Commandeur 2014) e il Presidente della Repubblica gli ha concesso la Legion d’honneur (2012). Nel 2023 ha ricevuto il premio Principessa delle Asturie. Il Presidente della Repubblica lo ha nominato Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2018). In Francia ha diretto, con Yves Hersant, tre collane di classici (Les Belles Lettres) e in Italia la collana “Classici della letteratura europea”.