La marcia su Roma

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Non semplicemente la “marcia su Roma” (sotto una pioggia torrenziale), ma piuttosto la “presa di potere” da parte di Mussolini. Un processo durato tre anni, e quasi partendo da zero: il giorno in cui vennero fondati i Fasci di combattimento non c’erano, nella sede milanese dell’Alleanza industriale e commerciale di piazza San Sepolcro, che un centinaio di persone (tra cui nove donne). E tre anni dopo, dietro i 25.000 della marcia, i seguaci del duce erano più di 250.000.
Come era potuto accadere? Una storia che si fa chiara solo partendo dal principio, e con il metodo adottato da Giorgio Dell’Arti per far sì che alla fine tutto sia limpido: un signore immaginario (lo stesso autore) finge di non saper nulla e bersaglia di domande un interlocutore (sempre Dell’Arti), che finge di sapere tutto.




Giorgio Dell'Arti

Giorgio Dell’Arti, giornalista, fondatore e direttore di Anteprima (anteprima.news), scrive su “la Repubblica”, “Oggi”, “Vanity Fair”. Ha collaborato, prima o poi, con tutti i più grandi quotidiani e settimanali italiani. Ha fondato “Il Venerdì di Repubblica”, ha scritto due biografie di Cavour, manipolato le Note azzurre di Carlo Dossi (Corruzioni), raccontato i miti greci tutti di seguito, come fossero un unico romanzo (Bibbia pagana). Vive a Roma, ha due figlie e quattro nipoti. Presso La nave di Teseo ha pubblicato Gli onorevoli duellanti (2020) e Le guerre di Putin (2022).