A perdifiato

Dario Rensich è un ex maratoneta che vanta un unico grande risultato in carriera, è arrivato sesto alla maratona di New York, primo europeo dietro gli invincibili africani. Oggi è un allenatore della federazione di atletica, che lo manda in Ungheria per pre-parare un gruppo di giovani e ambiziose mezzofondiste al loro esordio nei quarantadue chilometri. A Szeged, sulle rive di un Danubio avvelenato da un disastro ecologico, Dario deve educare sette diciottenni ribelli alla corsa lunga, conquistando la fiducia del loro corpo e del loro spirito. Mentre a Trieste sua moglie Maura attende la telefonata che potrebbe sbloccare l’adozione della bambina che desiderano da anni, Dario combatte con i propri fantasmi e i propri desideri, che hanno preso la forma degli occhi neri di una delle sue allieve, Agota.

Torna in una nuova edizione un libro che all’uscita ha folgorato critici e lettori. Un romanzo sulla fuga e sul ritorno, intenso come la corsa, implacabile come la maratona che muove i protagonisti lungo i percorsi irregolari dei loro sentimenti.

Mauro Covacich

Mauro Covacich (Trieste, 1965) è autore della raccolta di racconti La sposa (2014, finalista premio Strega) e di numerosi romanzi. Presso La nave di Teseo ha pubblicato in una nuova edizione il “ciclo delle stelle”, A perdifiato (2003), Fiona (2005), Prima di sparire (2008), A nome tuo (2011, da cui Valeria Golino ha tratto il film Miele), La città interiore (2017, finalista premio Campiello), Di chi è questo cuore (2019), Colpo di lama (nuova edizione 2020) e il saggio Sulla corsa (2021). Nel 1999 l’Università di Vienna gli ha conferito l’Abraham Woursell Award. Vive a Roma.