L’inganno

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Una donna lascia la sua terra, la Sicilia, alla volta di Milano. Cerca il suo amore, incontrato una sola volta, durante un viaggio in taxi: un musicista francese di Tolosa. Un coup de foudre. Sceglie Milano perché pensa che proprio lì avverrà l’incontro. Il musicista le aveva promesso: “Ci vedremo a Milano.” Non era vero. Trascorre un mese nell’attesa e, durante quel mese, percorre la città in un vagabondaggio contemplativo, in solitudine, finché incontra una donna, Erminia, una persona volitiva e generosa, che la ospiterà nella sua casa di periferia. Si aprirà alla sua ospite, scoprirà il raccoglimento, la religione, Dio… Coltiverà l’illusione di rifarsi una vita ma, alla fine, scoprirà di non saper vivere nemmeno i sogni. Riprenderà il suo cammino con una sola certezza: il sentimento è un inganno, un vizio, un peso di cui liberarsi. L’amore è una verità che non appartiene alle cose del mondo.
Veronica Tomassini, una delle più interessanti autrici contemporanee, in un continuo dialogo con il lettore e con uno stile unico e raffinato, racconta del perdersi e del ritrovarsi, di Milano e del viaggio che ognuno deve fare dentro se stesso.




Veronica Tomassini

Veronica Tomassini, siciliana di origini umbre e abruzzesi, esordisce nel 2010, con Sangue di cane, che fu considerato un caso letterario. Nel 2012 pubblica Il polacco Maciej; nel 2014, Christiane deve morire; nel 2017, L’altro addio; nel 2019, Mazzarrona, che viene candidato al premio Strega; nel 2020, decide di autopubblicare il romanzo epistolare Vodka siberiana, che ottiene un ottimo riscontro di pubblico e critica. Scrive per “Il Fatto Quotidiano” e “Pangea News”.