Spiare la prima persona

In una prosa bruciante e poetica, Sam Shepard racconta la storia di un uomo senza nome che ripercorre i ricordi di una vita tra lavoro, viaggi, piccole e grandi avventure. L’uomo è in lotta contro un male che lo rende sempre più dipendente dalle persone che si prendono cura di lui, eppure i suoi pensieri e le sue preoccupazioni risuonano come un’eco del nostro tempo, sono storie di inclusione e distanza, parlano di sospetto e fiducia. Attraverso le pagine luminose di Spiare la prima persona, Shepard ci conduce tra i giardini di una clinica in Arizona, nelle acque agitate che circondano Alcatraz, nelle città di confine del New Mexico, in un edificio abbandonato nell’East Village a Manhattan. Ma al centro del libro, e nel cuore del narratore, resta la famiglia, le persone amate e il desiderio di proteggerle. L’opera definitiva di Shepard è una confessione letteraria che accarezza le fragilità che ci rendono umani, mentre celebra la forza inesauribile della vita.

Traduzione di Massimo Bocchiola.




Sam Shepard

Sam Shepard (1943-2017), vincitore del premio Pulitzer nel 1979, ha scritto più di cinquanta drammi e tre raccolte di racconti. Come attore, ha recitato in oltre sessanta film e ha ricevuto una nomination all’Oscar nel 1984 per Uomini veri. È stato finalista per il W. H. Smith Literary Award per la sua raccolta di racconti Great Dream of Heaven. Membro della American Academy of Arts and Letters, ha ricevuto la Gold Medal for Drama ed è stato inserito nella Hall of Fame dell’American Theater.