Sanguinamenti. Incipit Tragoedia

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Sanguinamenti – Incipit Tragoedia raccoglie una serie di epigrammi che l’autore ha composto nella primavera del 2020. Le collezioni epigrafiche del Museo Nazionale Romano, dei Musei Capitolini e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, così come le iscrizioni funerarie più recenti, sono state di ispirazione per questa opera che mira a trasfigurare la nostra paura per la morte, per il dolore e la sofferenza. Una scrittura che muove dalle rovine, attraversa i cimiteri, fiuta le ferite, le tracce di ciò che è scomparso. Nasce dal ricordo dell’antico e dal disprezzo del presente. Un libro radicale e scioccante.





Gabriele Tinti

Gabriele Tinti è poeta, scrittore e critico d’arte. Ha scritto ispirandosi ad alcuni capolavori dell’arte antica come il Pugile a riposo, il Galata suicida, il Giovane vittorioso (Atleta di Fano), il Fauno Barberini, il Discobolo, i marmi del Partenone, l’Ercole Farnese e molti altri ancora, collaborando con istituzioni come il Museo Archeologico di Napoli, i Musei Capitolini, il Museo Nazionale Romano, il Museo dell’Ara Pacis, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Metropolitan Museum di New York, il LACMA di Los Angeles, il Parco archeologico del Colosseo e la Glyptothek di Monaco. Le sue poesie sono state lette da attori come Kevin Spacey, Abel Ferrara, Malcolm McDowell, Robert Davi, Marton Csokas, Stephen Fry, James Cosmo, Vincent Piazza, Michael Imperioli, Franco Nero, Burt Young, Michele Placido, Alessandro Haber, Jamie Mc. Shane e Joe Mantegna. Nel 2016 ha pubblicato Last words, in collaborazione con l’artista americano Andres Serrano. Nel 2020 è uscita la sua raccolta di poesie in collaborazione con l’artista Roger Ballen per i tipi di Powerhouse Books (New York). Nel 2021, 24 Ore Cultura ha raccolto in un volume il progetto Rovine. L’edizione inglese è uscita in contemporanea a cura dell’editore Eris Press (Londra).