L’eroe

Franco Ferrari è un intellettuale di successo,
un borghese moderato e laico, che nel tracciare un bilancio della propria vita si accorge di condurre un’esistenza fiacca e passiva, senza più ideali né passioni. La relazione con una donna tunisina e l’incontro con un dignitario saudita gli fanno scoprire la maggiore “vitalità” dell’Islam, la sua mistica assoluta così estranea alla civiltà dell’Occidente. Subisce la certezza granitica dei musulmani, che dubbi sulla loro fede non ne hanno mai e ad essa sacrificano pure la vita.
Ma di fronte a queste accuse sente l’esigenza di difendersi e di difendere la cultura e il residuo di fede del suo mondo, proprio come fece un suo antenato che, nella battaglia di Vienna in quell’11 settembre del 1683, contribuì a fermare l’esercito di Maometto IV. Un gesto estremo, da compiere in una moschea, una prova di forza. Ma al momento decisivo ecco un imprevisto, e tutto viene rimesso in gioco.
Scritto nel 2008 e ripubblicato oggi in una versione volutamente non aggiornata dall’autore, questo romanzo provocatorio e audace si rivela profetico. Con più di dieci anni d’anticipo, Farinotti descrive un Occidente che ha smarrito la propria identità, dominato dalla paura, assediato, tentato da reazioni estranee alla sua cultura e alla sua storia.

Pino Farinotti

Pino Farinotti è critico, docente e scrittore. Titolare del Farinotti. Dizionario dei film, collaboratore delle maggiori testate nazionali, quotidiani e magazine, della carta e della televisione, ha scritto libri di saggistica che fanno testo. Ha avuto deleghe dal ministero dei Beni culturali. Tiene corsi di cinema- letteratura in varie istituzioni. È referente per la cultura del Comune di Milano. Ha firmato best seller tradotti in varie lingue, che hanno ottenuto premi importanti (Bancarella - Librai pontremolesi, San Vidal, Maria Cristina e Feniks, per la prima volta attribuito a un autore straniero) e da cui sono stati tratti film. È fondatore del sito mymovies.it. Dal luglio 2018 è presidente della Lombardia Film Commission. Nel 2003, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo ha nominato Benemerito della cultura, “per la sua attività di enciclopedista, docente, saggista e narratore, in vari campi della comunicazione e della cultura. Con una qualità e un impegno che onorano il Paese.”