La via della fame

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Questa è la storia di Azaro, un abiku, ossia uno spirito bambino che, secondo la tradizione Yoruba nigeriana, esiste tra la Terra e il mondo degli spiriti. Il suo destino è quello di nascere e morire più volte perché è irresistibilmente attratto dal ritorno alla dimensione a cui appartiene, un luogo di pace, dove la sofferenza non esiste. Quello degli abiku è l’eterno andirivieni di esseri incapaci di scendere a patti con la vita e dotati della facoltà di scegliere il momento in cui morire. Azaro nasce, e cresce, in un mondo di povertà, ingiustizie e violenza ma lo fa con il sorriso sulle labbra e, anche se sente forte il richiamo del luogo da cui proviene e dei suoi compagni abiku, decide di rimanere sulla terra dei vivi per cercare di capire, comprendere e amare, anche a costo di patire la fame e di soffrire.
Ben Okri, attraverso gli occhi di Azaro, racconta un’Africa a metà tra il mito e la realtà dei nostri giorni, ricca di contraddizioni, di povertà e di violenza, che sembrano precludere la via della speranza, ma gli spiriti e l’anima del continente continuano a esistere e a resistere.




Ben Okri

Ben Okri è nato a Minna, in Nigeria, e vive a Londra. Ha pubblicato numerosi libri, tra cui La via della fame (1992, vincitore del Man Booker Prize), Io sono invisibile (1997), Un amore pericoloso (1999) e La libertà (La nave di Teseo, 2019) e Preghiera per i vivi (La nave di Teseo, 2021). Le sue opere sono tradotte in oltre 30 lingue e sono state insignite di diversi premi letterari internazionali.