Karajan. Ritratto inedito di un mito della musica

Leone Magiera ci dà, in questo volume, una visione del tutto inedita di Herbert von Karajan. Amico e collaboratore del Maestro per molti anni, Magiera, oltre ad analizzare in profondità la sua tecnica direttoriale e molte delle più famose interpretazioni, ci racconta, nei suoi incontri con Karajan, della personalità più nascosta e segreta del grande Maestro austriaco. Ne risulta un aspetto umano pressoché sconosciuto, con risvolti mai narrati precedentemente. Il sense of humor di Karajan, che si estrinsecava anche nell’abilità nel travestirsi per sfuggire alle situazioni più difficili e pericolose, ma anche semplicemente per non farsi riconoscere; la sua curiosità, quasi morbosa, che gli permetteva di stare continuamente aggiornato su tutto ciò che accadeva nel mondo musicale internazionale…
Una breve appendice tecnica, utile per chi è interessato professionalmente alla direzione d’orchestra o all’appassionato che voglia scoprire i segreti di questa importante figura musicale, espone in modo semplice ma efficace un pensiero forgiato dall’attività sul campo e dai grandi incontri artistici.
Questi e altri aspetti inediti fanno di questo libro una lettura indispensabile per chi voglia conoscere più compiutamente la personalità di uno dei più grandi direttori d’orchestra di ogni tempo.

Leone Magiera

Leone Magiera, nato a Modena, enfant prodige – già a 12 anni si esibiva come pianista solista – è stato direttore d’orchestra, dirigente teatrale, collaboratore pianistico in recital cameristici di quasi tutti i più celebri cantanti della scena lirica internazionale. Docente di canto al Conservatorio G. B. Martini di Bologna, fra i tanti allievi divenuti celebri, ha avuto Luciano Pavarotti, Mirella Freni, Ruggero Raimondi e, più recentemente, Carmela Remigio, Fabio Sartori e Mariangela Sicilia. Con Luciano Pavarotti, di cui è stato maestro sin dagli inizi, ha tenuto oltre mille serate teatrali dalla prima Bohème del debutto (1961) all’ultima esibizione per le Olimpiadi invernali del 2006. Vasta la sua discografia per le più importanti edizioni. Da sempre appassionato di scrittura, ha avuto un successo internazionale con il suo Pavarotti visto da vicino, anche nella versione inglese (Pavarotti Up Close).