Il detective selvaggio


Phoebe Siegler incontra per la prima volta Charles Heist, il Detective selvaggio, in un ufficio cupo e trasandato, in mezzo a una distesa di roulotte all’estrema periferia di Los Angeles. La donna vuole ingaggiarlo per la ricerca di Arabella, la figlia di una sua amica, scomparsa da tre mesi: i pochissimi indizi portano alla California, a una qualche comunità strampalata e a Leonard Cohen, di cui la ragazza era una fan sfegatata.
Heist, un solitario di poche parole che tiene nel cassetto della scrivania un opossum come animale domestico, conquista subito l’esuberante, sarcastica e logorroica Phoebe.
L’improbabile coppia inizia così un viaggio tra i vagabondi che abitano nel deserto californiano per scoprire che Arabella è in pericolo e che solo il Detective selvaggio, per ragioni misteriose, può tirarla fuori da guai. L’avventura di Phoebe nel deserto si prospettava bizzarra sin dall’inizio, ma di certo nessuno poteva immaginare quanto sarebbe diventata pericolosa…
Dopo l’indimenticabile Brooklyn senza madre, Jonathan Lethem ritorna al romanzo poliziesco, restituendoci gli stessi, formidabili ingredienti: giochi di parole magistrali, personaggi vividi e intensi, e soprattutto il suo straordinario, velocissimo, senso dell’umorismo.

Jonathan Lethem

Jonathan Lethem è autore di romanzi, saggi, racconti; ha vinto la MacArthur Fellowship e il National Book Critics Circle Award per la narrativa. Collabora, tra gli altri, con “The New Yorker”, “Harper’s Magazine”, “Rolling Stone”, “Esquire” e “The New York Times”. Tra i suoi romanzi pubblicati in Italia: Concerto per archi e canguro (1994), Brooklyn senza madre (1999), La fortezza della solitudine (2003), Il giardino dei dissidenti (2014). Presso La nave di Teseo ha pubblicato Anatomia di un giocatore d’azzardo (2017) e Il Detective selvaggio (2019).