Capitale e ideologia (i Grandi Delfini)

Ogni comunità ha bisogno di giustificare le proprie disuguaglianze: l’uomo deve trovare le ragioni di queste disparità per non rischiare di vedere crollare l’intero edificio politico e sociale. In questa chiave, anche molte ideologie del passato non appaiono più così irragionevoli, se paragonate al nostro presente. Conoscere la molteplicità delle traiettorie e delle biforcazioni della storia può infatti aiutarci a interrogare le fondamenta delle nostre istituzioni e a intuire le loro trasformazioni.
Questo libro, fondato sull’analisi di dati comparativi di inedita ampiezza, traccia il percorso dei regimi basati sulla disuguaglianza e ne immagina il futuro in una prospettiva economica, sociale, intellettuale e politica: dalle antiche società schiavistiche fino alla modernità ipercapitalista, passando per le esperienze comuniste e socialdemocratiche, e per il racconto inegualitario che si è imposto negli anni ottanta e novanta.
Con lo sguardo rivolto ai temi più caldi della nostra contemporaneità, Thomas Piketty dimostra come l’elemento decisivo per il progresso umano e lo sviluppo economico sia la lotta per l’uguaglianza e l’educazione, ridiscutendo il mito della proprietà a tutti i costi. Ispirati dalle lezioni della storia, possiamo affrontare il fatalismo che ha nutrito le derive identitarie in Europa e nel resto del mondo, e immaginare un nuovo orizzonte partecipativo per il XXI secolo, basato sull’uguaglianza, la proprietà sociale, l’educazione e la condivisione dei saperi e dei poteri.

Nell’atteso seguito di Il capitale nel XXI secolo, best seller mondiale tradotto in 40 lingue e venduto in 2,5 milioni di copie, Piketty lancia la sfida di un nuovo modello economico e culturale, un’autorevole e illuminante chiave di lettura per interpretare il nostro tempo.

Traduzione di Sergio Arecco.





Thomas Piketty

Thomas Piketty, professore dell’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) e dell’École d’Économie de Paris, dove è anche codirettore del World Inequality Lab (WIL), è autore di numerosi studi storici e teorici, che gli hanno fatto meritare nel 2013 il premio Yrjö Jahnsson, assegnato dalla European Economic Association. Scrive per Libération e Le Monde. Il suo libro Il capitale nel XXI secolo (2014) è stato tradotto in 40 lingue e ha venduto 2,5 milioni di copie, seguito da Si può salvare l’Europa? (2015) e Capitale e disuguaglianza (2017). Presso La nave di Teseo sono apparsi i contributi inclusi nei volumi Democratizzare l’Europa! (2017) e Rapporto sulle disuguaglianze nel mondo (2019); i saggi Capitale e ideologia (2020) e Una breve storia dell’uguaglianza (2021).