Assedio all’Occidente

La seconda guerra fredda vede dittature e regimi assediare i paesi democratici: l’epicentro dello scontro è l’Europa, le armi preferite sono ingerenze politiche e ricatti strategici, i duelli più duri avvengono nel cyberspazio, e l’Italia è uno dei più vivaci campi di battaglia. Neanche il Papa è indenne da quanto sta avvenendo. La Russia di Putin e la Cina di Xi vogliono trasformare l’Europa in un terreno di conquiste, politiche ed economiche, al fine di far implodere NATO e UE, allontanando quanto più possibile gli Stati Uniti dai loro alleati. Gli interventi russi in Georgia e Crimea, le imponenti infrastrutture cinesi a cavallo dell’Eurasia, il mosaico di sovranisti e populisti sul Vecchio Continente descrivono i contorni della sfida più temibile e pericolosa che le democrazie si trovano ad affrontare dalla caduta del Muro di Berlino, avvenuta esattamente trent’anni fa.
Sulle rovine della globalizzazione, la seconda guerra fredda ha colto di sorpresa l’Occidente: è radicalmente diversa dalla prima perché gli attori principali non sono più due ma molteplici, le armi più temibili non sono più nucleari ma digitali e gli scontri ad alto rischio non sono frontali bensì asimmetrici. Ma in palio c’è, oggi come allora, la sopravvivenza delle democrazie chiamate a reagire non solo dotandosi di nuovi sistemi di sicurezza contro gli avversari e di alleanze più flessibili, ma soprattutto di un arsenale di diritti capace di restituire vitalità ed energia al legame fra i loro cittadini e le istituzioni dell’Occidente.
La seconda guerra fredda non ha ancora una data di inizio ufficiale ma in pochi dubitano oramai che sia in pieno svolgimento e stia già cambiando il mondo in cui viviamo.

Maurizio Molinari

Maurizio Molinari (Roma, 1964) è uno scrittore e giornalista, dal 2020 direttore del quotidiano La Repubblica e Direttore Editoriale del Gruppo Gedi. Dal 2016 al 2020 ha diretto La Stampa. Dopo aver studiato ad Oxford e all'Università Ebraica di Gerusalemme, si laurea in Scienze politiche e in Storia all'Università La Sapienza di Roma. È corrispondente estero per La Stampa, prima da New York, poi da Bruxelles e Gerusalemme. Inviato in Medio Oriente, Africa e Turchia, ha intervistato alcuni dei personaggi più influenti dell'epoca contemporanea, da George W. Bush a Muammar Gheddafi, da Madeleine Albright a Hugo Chavez. Scrittore estremamente prolifico, dai primi anni 2000 ha pubblicato, in media, un saggio all'anno; Il Califfato del terrore. Perché lo Stato islamico minaccia l'Occidente, L' aquila e la farfalla. Perché il XXI secolo sarà ancora americano e Gli ebrei di New York sono solo alcuni dei suoi moltissimi titoli. Per La nave di Teseo ha pubblicato Perché è successo qui (2018), Assedio all'Occidente (2019), Il campo di battaglia (2021).