A nome tuo

Si comincia con un viaggio per mare. C’è una nave militare che risale la costa dall’Albania a Trieste, sulla nave uno scrittore che lungo quell’Adriatico smagliante ripercorre la storia imperfetta e dilaniata di tutte le vite di frontiera. Nascosta in cabina trova una capricciosa compagna di viaggio, eccitante come una fantasia. Lui si è imbarcato quasi per caso, recalcitrante “ambasciatore di cultura” nei paesi della costa orientale. Lei scappa e ricompare, lo attira e lo intrappola. Vuole una storia, vuole la sua. Il tema dell’identità, declinato in una storia avvincente – anzi due – si manifesta in tutta la sua complessità. Da dove veniamo, che lingua parliamo, cosa mostriamo di noi, come ci raccontiamo a noi stessi e agli altri? Un romanzo di straordinaria attualità che è un viaggio profondo nella scrittura, in cui osservare in filigrana la vita che scorre fuori e dentro i margini del foglio.

“Insieme ad A perdifiato, con cui rivelò il suo non comune talento, A nome tuo è forse il miglior romanzo di Mauro Covacich.” Angelo Guglielmi, Tuttolibri – La Stampa

“Pagine di intensa commozione, sguardi impassibili e tremendi, in un sottile gioco di specchi che anima la sua autofiction, l’intreccio tra menzogna e realtà, il rilievo di una presenza personale che è nello stesso tempo falsa e vera, tanto più falsa quanto più è reale.” Giulio Ferroni, Alias – Il Manifesto

Mauro Covacich

Mauro Covacich (Trieste, 1965) è autore della raccolta di racconti La sposa (2014, finalista premio Strega) e di numerosi romanzi. Presso La nave di Teseo ha pubblicato in una nuova edizione il “ciclo delle stelle”, A perdifiato (2003), Fiona (2005), Prima di sparire (2008), A nome tuo (2011, da cui Valeria Golino ha tratto il film Miele), La città interiore (2017, finalista premio Campiello), Di chi è questo cuore (2019), Colpo di lama (nuova edizione 2020) e il saggio Sulla corsa (2021). Nel 1999 l’Università di Vienna gli ha conferito l’Abraham Woursell Award. Vive a Roma.